giovedì 25 luglio 2013

LA VITA

Marzio Salvati

A volte si pensa al tempo trascorso, alla vita vissuta, alle tante cose che pensavamo di realizzare e che abbiamo fatto a metà o forse sono rimaste solo un desiderio.
Nella vita, chi pensava di fare il letterato, oggi si trova immerso nei numeri o viceversa.
Speranze che non sono diventate realtà. La fortuna, che spesso invochiamo, secondo me è una sintesi dei nostri desideri più ambiti, che alla fine rimangono solo desideri.
 Ed è inutile pensare che se tutto non va per il verso giusto siamo sventurati.
La realtà della vita quasi sempre annulla la poesia. Riflettendo sul mio passato so che il mio più grande capolavoro sono le mie due figlie, delle quali sono molto orgoglioso.
 Per il resto tutto rientra nella normalità dell’esistenza.
Quando andavo a scuola, il professore di italiano ci diceva: “Nel primo trimestre si prepara il terreno, nel secondo si semina e nel terzo si raccoglie”. Non sempre la preparazione del terreno è stata fatta correttamente, di conseguenza la semina ed il raccolto non sono stati abbastanza soddisfacenti.
 Nonostante sia stato commesso qualche errore, si spera sempre nel risultato  positivo.
A volte si ha il dubbio di non meritare nulla per gli errori commessi, di non essere mai perdonati, ma forse non è così. Questa nostra incertezza deve essere rimpiazzata dalla consapevolezza che esiste un amore più grande che ci aspetta e che forse meritiamo: è l’amore di chi ha voluto la nostra presenza su questa terra.

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