Carmela Mantegna
Counselor Trainer Prepos
Le Parabole di Don Peppino
"Poi Gesù raccontò un'altra parabola per alcuni che si ritenevano giusti e disprezzavano gli altri. Disse: "Una volta c'erano due uomini: uno era fariseo e l'altro era esattore delle tasse. Un giorno salirono al tempio per pregare. Il fariseo se ne stava in piedi e pregava così tra sé: "O Dio, ti ringrazio perché io non sono come gli altri uomini: ladri, imbroglioni, adulteri. Io sono diverso anche da quell'esattore delle tasse. Digiuno due volte alla settimana e offro al tempio la decima parte di quello che guadagno". L'agente delle tasse invece si fermò indietro e non voleva neppure alzare lo sguardo al cielo. Anzi si batteva il petto dicendo: "O Dio, abbi pietà di me: sono un povero peccatore!". Vi assicuro che l'esattore delle tasse tornò a casa perdonato; l'altro invece no. Perché "chi si esalta sarà abbassato; chi invece si abbassa sarà innalzato".( Lc 18,9-14 )
Durante la processione di maggio al santuario della Madonna, una signora di mezza età, tutta mesta e compita, il rosario tra le dita, vestita di tutto quel devozionalismo farisaico di facciata, si avvicinò a don Peppino che cantava insieme ai giovani che frequentavano l’oratorio della sua parrocchia. . –Don Peppino questi giovani con le loro chitarre disturbano troppo la processione !-
Don Peppino, tranquillo e deciso come sempre, si gira verso di lei con un sermoncino semplice ma con una centratura ben ritagliata e definita :- Il Signore guarda al cuore e non alle apparenze ! Questi giovani pregano, sciogliendo con gioia i loro inni e canti al Signore. Ti preoccupi che disturbano la processione e non ti accorgi che tu stai disturbando Dio, recitando un rosario con i misteri delle critiche e dei pettegolezzi !
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