mercoledì 21 marzo 2012

PICCOLA AUTOBIOGRAFIA DI MARZIO


“SIAMO ANCORA IN  TEMPO”

Questo tempo che stiamo vivendo ci sta rubando le immagini concrete dei bei tempi, dell’acqua cristallina che scorreva fresca gorgogliante dalle valli, della fontana del paese dalla quale potevamo bere nella coppa delle mani. Bello era lo specchio lungo il fiume, il senso solenne del suo cammino dove apparivano, nelle sue limpide acque, innumerevoli pesci e trote.
C’erano le ombre degli alberi secolari con l’allegro canto delle cicale ed il profumo dei pini. La campagna era piena di fiori variopinti, distese di grano e lunghe file di vigneti. Erano colori, odori e sapori di una natura materna, quel senso di armonia e meraviglia dinanzi al rosso dei papaveri. Allora la neve era bianca e la pioggia solo acqua piovana che dissetava la terra.
Le sere d’estate si vedeva il rosso tramonto di fuoco che dava alle spiagge un caldo colore rosato ed il grido di un gabbiamo che spezzava la quiete del luogo. Le onde del mare che si infrangevano monotone, una dopo l’altra sulla riva, sembrava invitassero al riposo della notte imminente.
Il lavoro dell’uomo era certo molto più faticoso ed allora abbiamo gridato al miracolo del progresso, delle macchine operatrici, dei mangimi, dei diserbanti e delle fabbriche con conseguente esodo e spopolamento delle campagne. Siamo entrati nel benessere, convinti che il meglio fosse nell’industrie, nell’urbanizzazione, nell’automobile e la terra affidata alla tecnologia ed alla chimica.
Ma, a lungo ci siamo accorti che questo progresso ci portava a disagi, inquietudini, aria tossica, case come prigioni, traffico caotico e rifiuti indistruttibili. Essere di fronte a questo grande problema non è certo consolante, ma ci da il coraggio di denunciare il male che  stiamo facendo al nostro meraviglioso continente. Sono in pericolo tutte le cose che S. Francesco chiamava “sorelle”. 
Ma, siamo ancora in tempo a riportare il tutto alla nostra dimensione umana
MARZIO

CANTICO DI FRATE SOLE

Altissimu, onnipotente, bon Signore,
tue so' le laude, la gloria e l'honore et onne benedictione.
Ad te solo, Altissimo, se konfano,
et nullu homo ène dignu te mentovare.
Laudato sie, mi' Signore, cum tucte le tue creature,
spetialmente messor lo frate sole,
lo qual'è iorno, et allumini noi per lui.
Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore:
de te, Altissimo, porta significatione.
Laudato si', mi' Signore, per sora luna e le stelle:
in celu l'ài formate clarite ll et pretiose et belle.
Laudato si', mi' Signore, per frate vento
et per aere et nubilo et sereno et onne tempo,
per 1o quale a le tue creature dài sustentamento.
Laudato si', mi' Signore, per sor'aqua,
la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.
Laudato si', mi' Signore, per frate focu,
per lo quale ennallumini la nocte:
et ello è bello et iocundo et robustoso et forte.
Laudato si', mi' Signore, per sora nostra matre terra,
la quale ne sustenta et governa,
et produce diversi fructi con coloriti flori et herba.
Laudato si', mi' Signore, per quelli ke perdonano per lo tuo amore et
sostengo infirmitate et tribulatione.
Beati quelli ke 'l sosterrano in pace,
ka da te, Altissimo, sirano incoronati.
(S.Francesco)


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