
L’impronta dei ricordi
1, avenue Miltat
Les romarins
06 100 Nice
Tél. 04 93 52 13 40
Port. 06 10 63 39 00
Email: patrick.estrade@free.fr
Site : patrickestrade.com
Blog : souvenirs-souvenirs.blogspot.com
Psicologo, psicoterapeuta, scrittore, conferenziere, Patrick Estrade pratica la psicoterapia analitica da più di 30 anni.
Dopo avere studiato Psicologia all'Istituto di Psicologia Analitica di Berlino, si trasferisce nel sud della Francia dove divide il suo tempo tra lo studio, la scrittura e le formazioni che assicura un po' dovunque in Francia e all'estero.
Scrive articoli per diverse riviste: Féminin-Psycho, Psychologies, Madame Figaro, Clin d’oeil, Biba, Famili, Rebondir, Fémina hebdo...
I suoi libri, tradotti in parecchie lingue, lo conducono a partecipare a numerosi simposi e congressi in tutta l'Europa.
Fa conferenze e seminari su tutti i grandi temi dello sviluppo personale: psicologia e salute, famiglia, coppia, comunicazione relazionale, educazione.
Forte della sua esperienza in dinamiche di gruppo, ha sviluppato un suo personale stile di conferenze e di seminari nei quali combina sapere teorico, applicazione pratica, giochi di ruolo, strategie del cambiamento.
Durante gli ultimi dieci ultimi anni, ha focalizzato la sua ricerca sulla dinamica delle relazioni interpersonali e dei conflitti ( etica della vicinanza e della distanza).
Trovandosi - secondo le sue stesse parole - all'incrocio tra psicologia, filosofia e spiritualità, Patrick Estrade si definisce come un passeur de valeurs, un veicolatore di valori.
Dopo avere studiato Psicologia all'Istituto di Psicologia Analitica di Berlino, si trasferisce nel sud della Francia dove divide il suo tempo tra lo studio, la scrittura e le formazioni che assicura un po' dovunque in Francia e all'estero.
Scrive articoli per diverse riviste: Féminin-Psycho, Psychologies, Madame Figaro, Clin d’oeil, Biba, Famili, Rebondir, Fémina hebdo...
I suoi libri, tradotti in parecchie lingue, lo conducono a partecipare a numerosi simposi e congressi in tutta l'Europa.
Fa conferenze e seminari su tutti i grandi temi dello sviluppo personale: psicologia e salute, famiglia, coppia, comunicazione relazionale, educazione.
Forte della sua esperienza in dinamiche di gruppo, ha sviluppato un suo personale stile di conferenze e di seminari nei quali combina sapere teorico, applicazione pratica, giochi di ruolo, strategie del cambiamento.
Durante gli ultimi dieci ultimi anni, ha focalizzato la sua ricerca sulla dinamica delle relazioni interpersonali e dei conflitti ( etica della vicinanza e della distanza).
Trovandosi - secondo le sue stesse parole - all'incrocio tra psicologia, filosofia e spiritualità, Patrick Estrade si definisce come un passeur de valeurs, un veicolatore di valori.
L'écriture de soi
« …l'écriture de soi conduit en effet à se souvenir. Vous aurez certainement lu la belle phrase de Garcia Marquez : "La vie, ce n'est pas ce qu'on a vécu mais ce dont on se souvient et comment on s'en souvient". Et lorsqu'on écrit, il y a quelque chose de l'ordre de la descente en soi, on "tombe" à l'intérieur de soi. C'est une activité qui permet d'entrer dans sa propre conscience et de faire remonter des choses enfouies…..Patrick Estrade »[1]
Bibliografia di Patrick Estrade
v La maison sur le divan (la casa sul divano)
Tutto ciò che la nostra casa rivela di noi
v Comment je me suis debarrassé de moi-meme(come mi sono liberato di me stesso)
Liberarsi da tutte le resistenze per scoprire la nostra vera identità attraverso diverse sette prese di coscienza , ognuna delle quali consente di accedere ad una comprensione sempre più profonda di ciò che ci ostacola. - Pensées à mûrir, pensées à sourire (2002)
- Un reflet d'infini (Le sens sacré de l’amour) (2000).
- Vivre sa vie : Comprendre, décider, agir (1988)
- Etre ou ne pas… (1988)
- Vivre mieux : mode d'emploi (1989)
- Le couple retrouvé (Les mésententes conjugales et leurs remèdes) (1990)
- L'amour retrouvé (Itinéraires pour une nouvelle vie sentimentale) (1991)
- Bonjour l'ambiance ! (Comment améliorer les relations humaines en milieu professionnel) (1993)
- Parents/Enfants : Pourquoi ça bloque ? (1996)
Pensées à mûrir, pensées à sourire (2002)
Un reflet d'infini (Le sens sacré de l’amour) (2000).
Vivre sa vie : Comprendre, décider, agir (1988)
Etre ou ne pas… (1988)
Vivre mieux : mode d'emploi (1989)
Le couple retrouvé (Les mésententes conjugales et leurs remèdes) (1990)
L'amour retrouvé (Itinéraires pour une nouvelle vie sentimentale) (1991)
Bonjour l'ambiance ! (Comment améliorer les relations humaines en milieu professionnel) (1993)
Parents/Enfants : Pourquoi ça bloque ? (1996)
L’IMPRONTA DEI RICORDI
(Ces souvenirs qui nous gouvernent)
Il libro aiuta ad aprire una porta sul presente attraverso il passato, superando blocchi emotivi e difficoltà relazionali.
Editore: Sperling & Kupfer
METODO DI INTERPRETAZIONE DEI RICORDI
L’autore chiede innanzitutto al suo lettore di scrivere i tre ricordi più remoti della propria infanzia. Il metodo di analisi che egli propone si fonda su quelli che egli chiama i due principes, principi:
PRINCIPIO DI NUCLEARITA’
Quando si chiede ad una persona di raccontare dei ricordi della sua prima infanzia, essa tende a cercarli innanzitutto nella relazione madre-figlio, poi, nella relazione padre-figlio, successivamente nella relazione che si riferisce ai fratelli e alle sorelle. E’ ciò che Patrick Estrade chiama : la "nucléarité de base", la nuclearita’ di base.
Il principio di nuclearita’ integra in un secondo momento la famiglia allargata (zii e zie, cugini e cugine, madrina, padrino, ecc.) e infine le altre persone (vicini, il postino, il direttore della scuola…) dell’ambiente sociale/o religioso nel quale si trova il bambino.
Questa è la nuclearita’ "classica".
Nel principio di nuclearita’, i ricordi possono apparire in un ordine convenzionale (madre, padre, fratelli, ecc.), in disordine (fratelli, padre, padre), o non apparire per niente.
Il termine generico di « nucléarité » è utilizzato per designare la struttura familiare e sociale che appare nei ricordi.
L’analisi del principio di nuclearita’ci informa sul grado di socievolezza, di autostima della persona. e del suo rapporto con il mondo. L’evocazione della nuclearita’ risponde al bisogno di sicurezza.
Il principio di nuclearita’ integra in un secondo momento la famiglia allargata (zii e zie, cugini e cugine, madrina, padrino, ecc.) e infine le altre persone (vicini, il postino, il direttore della scuola…) dell’ambiente sociale/o religioso nel quale si trova il bambino.
Questa è la nuclearita’ "classica".
Nel principio di nuclearita’, i ricordi possono apparire in un ordine convenzionale (madre, padre, fratelli, ecc.), in disordine (fratelli, padre, padre), o non apparire per niente.
Il termine generico di « nucléarité » è utilizzato per designare la struttura familiare e sociale che appare nei ricordi.
L’analisi del principio di nuclearita’ci informa sul grado di socievolezza, di autostima della persona. e del suo rapporto con il mondo. L’evocazione della nuclearita’ risponde al bisogno di sicurezza.
IL PRINCIPIO DI SPOSTAMENTO
Il secondo principio introdotto da Patrick Estrade è il principio di spostamento, che riguarda l’esterno.
Lo spostamento può essereeffectif, effettivo, ad es., partire in vacanza, cambiare casa, andare in macchina, ecc.
Può essere espresso attraverso un simbolo, per es. un windsurf, un paio di pattini, un carrello di supermercato
Questo principio Infine, esso può essere entravé, ostacolato. Quando una persona dice : « I miei genitori si rifiutavano di comprarmi una bicicletta », si tratta di uno spostamento ostacolato.
Ogni serie di tre ricordi comporta necessariamente almeno un elemento di spostamento.
E’ molto raro non trovarne nemmeno uno.
Il principio di spostamento risponde al bisogno di crescita ed informa sulla dimensione esplorativa della persona verso il mondo esterno.
Lo spostamento può essereeffectif, effettivo, ad es., partire in vacanza, cambiare casa, andare in macchina, ecc.
Può essere espresso attraverso un simbolo, per es. un windsurf, un paio di pattini, un carrello di supermercato
Questo principio Infine, esso può essere entravé, ostacolato. Quando una persona dice : « I miei genitori si rifiutavano di comprarmi una bicicletta », si tratta di uno spostamento ostacolato.
Ogni serie di tre ricordi comporta necessariamente almeno un elemento di spostamento.
E’ molto raro non trovarne nemmeno uno.
Il principio di spostamento risponde al bisogno di crescita ed informa sulla dimensione esplorativa della persona verso il mondo esterno.
GLI SPAZI INTERMEDI
Tuttavia, secondo l’autore, sarebbe riduttivo limitare una personalità a questi due « principi ».
Egli introduce, infatti, il concetto di "espaces intermédiaires", spazi intermedi. Si tratta dei luoghi o degli spazi che non fanno parte ne’della casa, ne’del mondo esterno, ma ne fanno parte, comunque, in senso proprio o simbolico.
Si tratterà, per es., del giardino o del cortile, della finestra, delle scale o dell’ascensore, dei luoghi di culto, o degli animali domestici, che sono, secondo l’autore, grandi ricettori di affettività.
Egli introduce, infatti, il concetto di "espaces intermédiaires", spazi intermedi. Si tratta dei luoghi o degli spazi che non fanno parte ne’della casa, ne’del mondo esterno, ma ne fanno parte, comunque, in senso proprio o simbolico.
Si tratterà, per es., del giardino o del cortile, della finestra, delle scale o dell’ascensore, dei luoghi di culto, o degli animali domestici, che sono, secondo l’autore, grandi ricettori di affettività.
Analisi dei ricordi
Rintracciando nei ricordi elementi che si riferiscono al principio di nucléarité, di déplacement e agli « espaces intermédiaires »,spazi intermedi, l’autore propone delle piste di lettura che consentono di stabilire il bisogno di “sécurité “, sicurezza e il bisogno di apertura al mondo da parte della persona, aspetti che aiutano a capirne la personalità, il temperamento, il carattere, i limiti, i talenti, le capacità personali, le problematiche attuali.
Link
Article publié par Dr Catherine Solano, adapté par C. De Kock, journaliste santéle 12/06/2006 - 23:00
Nos souvenirs nous parlent, il suffit de les écouter
I NOSTRI RICORDI CI PARLANO, BASTA ASCOLTARLI
Un esempio : una donna di una cinquantina di anni, racconta a Patrick Estrade i suoi tre souvenirs , (ricordi)
- Aspetto mio padre all’uscita da scuola, per un’ora. Arriva con notevole ritardo mentre io sono molto agitata.
- Sono in campagna e vedo un uomo avvicinarsi. Ha un grande cappello e un mantello e mi fa paura. Quando si avvicina un po’ di più, mi accorgo che si tratta di mio padre.
- Guardo dalla finestra un cavallo che tira un carretto. Avanza molto lentamente, è inzuppato dalla pioggia e mi suscita pietà.
In questi tre ricordi, osserva Patrick Estrade, l’uomo assume un aspetto negativo : nel primo ricordo, viene meno a un suo compito, ha dimenticato di andare a prendere la figlia a scuola.
Nel secondo ricordo , egli suscita paura e nel terzo è un cattivo padrone, un uomo che conduce un carretto e tratta il cavallo in un modo tale da suscitare pietà.
Patrick Estrade spiega a questa donna : " Io penso che lei non abbia fiducia negli uomini … ". Stupita, essa risponde : " ma io non ho nessun problema del genere”. Tuttavia, essa lo contatta qualche giorno dopo…. : " Sono sempre in ansia per i miei tre figli che hanno quasi 30 anni.
Ho l’impressione che non riusciranno mai a sbrigarsela da soli nella vita. Ed è la stessa cosa per mio marito. Inoltre, ho avuto in passato una grande storia d’amore che io ho interrotto volutamente. Mi rendo conto che il mio problema era dovuto alla mia mancanza di fiducia in quest’uomo. Lei ha ragione, io non riesco ad avere fiducia negli uomini".
Questo esempio dimostra che i souvenirs, una volta ascoltati, hanno parlato a questa donna di un suo aspetto di cui non aveva coscienza.
Nel secondo ricordo , egli suscita paura e nel terzo è un cattivo padrone, un uomo che conduce un carretto e tratta il cavallo in un modo tale da suscitare pietà.
Patrick Estrade spiega a questa donna : " Io penso che lei non abbia fiducia negli uomini … ". Stupita, essa risponde : " ma io non ho nessun problema del genere”. Tuttavia, essa lo contatta qualche giorno dopo…. : " Sono sempre in ansia per i miei tre figli che hanno quasi 30 anni.
Ho l’impressione che non riusciranno mai a sbrigarsela da soli nella vita. Ed è la stessa cosa per mio marito. Inoltre, ho avuto in passato una grande storia d’amore che io ho interrotto volutamente. Mi rendo conto che il mio problema era dovuto alla mia mancanza di fiducia in quest’uomo. Lei ha ragione, io non riesco ad avere fiducia negli uomini".
Questo esempio dimostra che i souvenirs, una volta ascoltati, hanno parlato a questa donna di un suo aspetto di cui non aveva coscienza.
I ricordi possono, dunque, aiutarci a conoscerci meglio,
a comprenderci ad esplorarci interiormente.
Essi possono essere un cammino di scoperta personale. ….
[1]“… la scrittura di sé conduce in effetti a ricordarsi. Lei avrà certamente letto la bella frase di Garcia Marquez :-La vita non è quella che abbiamo vissuto, ma ciò di cui ci ricordiamo e come ce ne ricordiamo- E quando scriviamo, è come una discesa dentro di sé. E’ una attività che permette di entrare nella propria coscienza e di fare risalire le cose nascoste…. Patrick Estrade”( Traduzione di Carmela Mantegna di una e-mail dell’autore).
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