Carmela Mantegna

Nella Società contemporanea assistiamo, da una parte alla esasperazione della libertà, dall’altra a ciò che Fromm definisce la fuga dalla libertà, che diventa dolorosa in quanto comporta responsabilità e autonomia delle scelte.
Il conformismo dilagante, l'assunzione acritica dei modelli di comportamento proposti dalla società, rappresentano un meccanismo psicologico di difesa per fuggire dalla paura e dalla solitudine, in ultima analisi per fuggire dalla libertà.
Una libertà inconsapevole, incondizionata, considerata come un fine assoluto e mai come un mezzo, paradossalmente, conduce l’uomo ad essere schiavo della sua stessa libertà.
L’assolutizzazione della libertà, il culto dell’io non lasciano spazio agli altri.
“Solo una libertà condivisa è una libertà umana”, afferma Benedetto XVI.(Lectio mirabilis ,23 febbraio 2009).
L’eclissi dell’autorità come richiamo del senso del limite di fronte ad una libertà impazzita, come guida, norma ed orientamento all’esistenza dell’uomo, porta, inevitabilmente, all’insicurezza, all’isolamento, alla solitudine.
Comprendiamo, allora, che la libertà, per essere autentica, va liberata.
Il conformismo dilagante, l'assunzione acritica dei modelli di comportamento proposti dalla società, rappresentano un meccanismo psicologico di difesa per fuggire dalla paura e dalla solitudine, in ultima analisi per fuggire dalla libertà.
Una libertà inconsapevole, incondizionata, considerata come un fine assoluto e mai come un mezzo, paradossalmente, conduce l’uomo ad essere schiavo della sua stessa libertà.
L’assolutizzazione della libertà, il culto dell’io non lasciano spazio agli altri.
“Solo una libertà condivisa è una libertà umana”, afferma Benedetto XVI.(Lectio mirabilis ,23 febbraio 2009).
L’eclissi dell’autorità come richiamo del senso del limite di fronte ad una libertà impazzita, come guida, norma ed orientamento all’esistenza dell’uomo, porta, inevitabilmente, all’insicurezza, all’isolamento, alla solitudine.
Comprendiamo, allora, che la libertà, per essere autentica, va liberata.
Il processo educativo della libertà si accompagna ad una progressiva azione di coscientizzazione all’esercizio della libertà, intesa come risposta responsabile, prudente, pensata, agita e scelta interiormente e consapevolmente, alle varie situazioni della vita.
La libertà nei suoi aspetti fondanti è autopossesso, inteso come soggettività consapevole, come esercizio della propria volontà, come assunzione personale di un codice morale, come capacità di dare un senso sempre più alto alla propria vita, come disposizione a trascendersi.
“ Nella nostra età – scrivono i Padri Conciliari- gli esseri umani…. sotto il pretesto della libertà, respingono ogni dipendenza e …obbedienza. Ragione per cui questo Concilio Vaticano esorta … soprattutto coloro che sono impegnati in compiti educativi, ad adoperarsi per formare esseri umani i quali, nel pieno riconoscimento dell'ordine morale, sappiano obbedire alla legittima autorità e siano amanti della genuina libertà, esseri umani cioè che siano capaci di emettere giudizi personali nella luce della verità, di svolgere le proprie attività con senso di responsabilità, e che si impegnano a perseguire tutto ciò che è vero e buono, generosamente disposti a collaborare a tale scopo con gli altri.( DICHIARAZIONE SULLA LIBERTÀ RELIGIOSA DIGNITATIS HUMANAE, Educazione all'esercizio della libertà I.8)
Ai genitori, innanzitutto, incorre il compito di educare i propri figli, un e-ducere, inteso come un condurre all’esterno del cuore della persona attitudini e potenzialità già presenti e orientabili al bene, al bello, al vero e ad una libertà autentica.
Ma si tratta anche di un edere, “nutrire”, inteso come capacità di trasmettere ai figli un sapere morale.
L’obiettivo pedagogico dei genitori è accompagnare nella crescita il proprio figlio, evitando sia l’autoritarismo che il permissivismo, entrambi espressioni dell’incapacità dell’adulto ad affrontare un rapporto autentico con l’educando.
I genitori, attraverso un progetto educativo condiviso nella complementarietà dei ruoli di padre e di madre, devono offrire un’autentica testimonianza di adulti significativi in grado di esercitare, secondo il nuovo diritto di famiglia, la loro potestà genitoriale attraverso l’esercizio di un’autorità condivisa.
L’esercizio dell’autorità genitoriale è un processo finalizzato. Comunicare in maniera assertiva e dare una punizione o un premio ai figli, è il risultato di una riflessione ponderata e oggettiva sulla necessità di essere più o meno esigenti o indulgenti.
Autorità e libertà, binomio possibile ed auspicabile, per un’autentica crescita umana integrale !
I genitori, attraverso un progetto educativo condiviso nella complementarietà dei ruoli di padre e di madre, devono offrire un’autentica testimonianza di adulti significativi in grado di esercitare, secondo il nuovo diritto di famiglia, la loro potestà genitoriale attraverso l’esercizio di un’autorità condivisa.
L’esercizio dell’autorità genitoriale è un processo finalizzato. Comunicare in maniera assertiva e dare una punizione o un premio ai figli, è il risultato di una riflessione ponderata e oggettiva sulla necessità di essere più o meno esigenti o indulgenti.
Autorità e libertà, binomio possibile ed auspicabile, per un’autentica crescita umana integrale !
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