Marzio Salvati
L’ anziano ha subito vari mutamenti
nell’arco della storia.
Chi la chiama “Terza Età” chi “I meno giovani”
ed infine “Vecchi”.
Quest’ultima parola, a mio avviso, è
da evitare, poiché suona quasi come un’offesa.
A volte, l’anziano ha avuto un
ruolo centrale ed insostituibile nella società e nella famiglia, mentre,
oggigiorno, è considerata una figura marginale, quasi un peso del quale si
vorrebbe addirittura fare a meno.
Ad Atene, Aristotele escludeva dal
governo tutti gli anziani, mentre a Sparta il vecchio era considerato “il saggio”, aveva cariche politiche ed era chiamato a giudicare
nelle varie controversie.
La vecchiaia è un’età che conosce
anche le sue gioie, non è un periodo di inoperosità, bensì un momento cui
l’uomo ha ancora voglia di fare e di conoscere, forse per questo si dice che
non si finisce mai di imparare.
Nel momento attuale, i nonni sono i
pilastri delle famiglie. Il ruolo dei nonni verso i nipoti non è legato a
nessun vincolo prestabilito, come accade per i genitori, ma è un ruolo
famigliare dove prevale affetto e tolleranza.
La relazione nonno-nipote trasmette
l’appartenenza di un gruppo, ma all’interno
del quale i nonni raccontano la loro storia ai nipoti narranando, spesso, le
condizioni di vita in cui essi sono vissuti.
Al giorno d’oggi, i nonni accudiscono i nipoti
in sostituzione dei genitori dando spesso anche un aiuto economico alla
famiglia.
La loro presenza è un punto fermo e di
conforto; quando la famiglia attraversa momenti di difficoltà, essi si ergono a
protezione infondendo rigenerata sicurezza.
Un altro dono che i nonni possono
dare ai nipoti è il tempo libero, parlare, giocare, stare insieme e godere
della compagnia reciproca. Giocare, per
un bambino, è l’attività principale. Tutto dovrà essere fatto con calma e
lentezza per la gioia di stare insieme.
Dalle persone anziane si sentono
spesso queste parole:“ Promettimi che non mi metterai mai in una casa di
riposo”.
Per gli anziani questo potrebbe
rivelarsi un trauma emotivo con gravi conseguenze; il distacco e l’abbandono
dai loro cari ed il vedere limitata la loro libertà di azione e di decisione.
Infine, non saranno più tra noi e non sapranno
illuminarci come stelle nel cielo.
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