giovedì 24 aprile 2014

ESSERE ANZIANI

 
Marzio Salvati
 
 
 
 

L anziano ha subito vari mutamenti nell’arco della storia.

 Chi la chiama “Terza Età” chi “I meno giovani” ed infine “Vecchi”.

Quest’ultima parola, a mio avviso, è da evitare, poiché suona quasi come un’offesa.
 A volte, l’anziano ha avuto un ruolo centrale ed insostituibile nella società e nella famiglia, mentre, oggigiorno, è considerata una figura marginale, quasi un peso del quale si vorrebbe addirittura fare a meno.

Ad Atene, Aristotele escludeva dal governo tutti gli anziani, mentre a Sparta il vecchio era considerato  “il saggio”,  aveva  cariche politiche ed era chiamato a giudicare nelle varie controversie.

La vecchiaia è un’età che conosce anche le sue gioie, non è un periodo di inoperosità, bensì un momento cui l’uomo ha ancora voglia di fare e di conoscere, forse per questo si dice che non si finisce mai di imparare.

Nel momento attuale, i nonni sono i pilastri delle famiglie. Il ruolo dei nonni verso i nipoti non è legato a nessun vincolo prestabilito, come accade per i genitori, ma è un ruolo famigliare dove prevale affetto e tolleranza.

La relazione nonno-nipote trasmette l’appartenenza di un gruppo,  ma all’interno del quale i nonni raccontano la loro storia ai nipoti narranando, spesso, le condizioni di vita in cui essi sono vissuti.

 Al giorno d’oggi, i nonni accudiscono i nipoti in sostituzione dei genitori dando spesso anche un aiuto economico alla famiglia.

 La loro presenza è un punto fermo e di conforto; quando la famiglia attraversa momenti di difficoltà, essi si ergono a protezione infondendo rigenerata sicurezza.

Un altro dono che i nonni possono dare ai nipoti è il tempo libero, parlare, giocare, stare insieme e godere della compagnia reciproca.  Giocare, per un bambino, è l’attività principale. Tutto dovrà essere fatto con calma e lentezza per la gioia di stare insieme.

Dalle persone anziane si sentono spesso queste parole:“ Promettimi che non mi metterai mai in una casa di riposo”.

Per gli anziani questo potrebbe rivelarsi un trauma emotivo con gravi conseguenze; il distacco e l’abbandono dai loro cari ed il vedere limitata la loro libertà di azione e di decisione. Infine,  non saranno più tra noi e non sapranno illuminarci come stelle nel cielo.

 

 


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