mercoledì 1 maggio 2013


L’ultimo mio Laboratorio Autobiografico “Dall’Album di famiglia alla scrittura di sé” ha avuto come protagonisti un gruppo di anziani di Cirò Superiore: belle persone, che mi hanno fatto il dono di raccontarmi la loro vita attraverso le loro foto.

Mentre sfogliavano il loro Album di famiglia, straordinariamente il loro volto si illuminava attraverso la luce dei ricordi.

Il loro sguardo consapevole accarezzava quelle memorie con una dolcezza semplice, una tenerezza soffice e matura.

A mano a mano che li guidavo alla lettura di un particolare, la loro presenza a se stessi diventava più solida e il loro racconto si faceva più preciso, scendeva nel dettaglio: si sentivano ascoltati, riconosciuti.

In alcuni istanti, una voce si sovrapponeva all’altra, si prendevano in giro esattamente come succede ad ogni età della vita: da piccoli, da adolescenti, da giovani… e ancora… ancora…
Il vissuto di una vita, attraversato da gioie e dolori, risorgeva da quelle foto di tanto tempo fa, che svegliavano ancora amori lontani, eventi passati.

Un pensiero mi ha accompagnata, mentre li ascoltavo: anziani o diversamente giovani ?

La giovinezza non è esclusivamente una questione di età, ma è fondamentalmente un modo di essere, è la capacità di conservare una destezza dello spirito, un dinamismo interiore che ti fa sentire sempre vivo e vivente, è una luce che ti irradia dentro.

La bellezza non appartiene solo ad alcune età, la bellezza veste ogni età, perché ogni età ha la sua bellezza. Ci sono bambini belli, ma ci sono anche anziani belli. 
 E’ bella la fossetta su una graziosa adolescente, ma sarà altrettanto bella la ruga che attraverserà il suo volto, quando avanzerà negli anni: sarà il germoglio di una maturità che potrà raccontarsi ai più giovani.

Sono stata proprio felice di aver afferrato subito il desiderio di regalare un laboratorio autobiografico ai diversamente giovani, che mi hanno regalato, a loro volta, le loro belle storie di vita.




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