venerdì 14 dicembre 2012

L’importanza di Babbo Natale e la Befana nell’autobiografia di Neva Biagiotti


Neva Biagiotti


3, 4. 5.....autobiografia... .....delle feste!!!

OVVERO......
L’importanza di Babbo Natale  e la Befana nell’autobiografia

Dal calendario incalzato                  
Babbo Natale si era preparato:

raccolte le letterine,
letti i desideri delle bambine,
e pure quelle dei maschietti,
iniziava a far progetti.
Un videogioco per te,
 una bambola poi c’è,
dieci camioncini blu,
rossi non ce n’è più,
due tirannosauri tutti denti,
ma ce ne vuole altri venti,
i cavallini sono otto,
ne mancano ancora 108...
ho trovato 30 DVD,
ne mancano 9 o  giù di lì,
i forni per dolcetti,
non bastano, sono pochetti....
e le carrozzine,
sono poche per le bambine!
“Ho pochi giocattolini...
come farò con bimbe e bambini?”
“Scrivono liste troppo onerose!
Io non ho tutte queste cose!”
Corse nell’armadietto
a prendere il borsetto,
ma aprendo il borsellino,
non trovò nessun soldino...
solo un ragno infreddolito ,
che gli saltò su un dito,
e chiese a gran voce,
filo magico per tessere veloce...
Babbo Natale spazientito,
lo tolse dal dito,
lo rimise nel borsello,
borbottando “Anche quello!”...

Passeggiava per la stanza,
sognando di andare in vacanza,
ma lui era BabboNatale,
si avvicinava la notte speciale,
doveva portare pacchi e pacchetti,
a bambine e bimbetti.....
ma come   fare.....
quei giochi non potevano bastare!
Il borsellino non dava segni di vita...
come sarebbe finita?
Ebbe un guizzo di modernità...
“Ma il computer dove sta?”,
e si mise alla tastiera,
per trovare la maniera,
una maniera intelligente
per comprare il rimanente.
Digitò “prestiti” con attenzione...

“Quella era la soluzione!”...
ma fu la strada sbagliata:
troppo alta ogni rata!


Poi chiedevano garanzie certe:
aveva solo due slitte aperte,
una casupola al Polo,
e renne che prendevano il volo!
Troppo poco, si sa,
per avere denaro in quantità!!
Ci voleva un’ideona,
un’idea proprio buona!
Digitò  “aiuto” in fretta maldestra,
e si aprì una lunga finestra,
ma fra le voci presenti
non c’erano  Babbi Natale nullatenenti!
Pensò a quella sua amica strana,
che si chiamava Befana......
lavorava  nello stesso campo.....
magari aveva un consiglio lampo!....
Quale miglior occasione
per risolvere la situazione?
Raccontò ogni cosa,
ad una Befana pensierosa,
che ascoltava e rifletteva,
... una risposta componeva.
“Caro collega, tu sia serio!
Dona con criterio!
Un gioco per uno basta e avanza....
di giochi ne hanno abbastanza!”
“Sei Babbo Natale,
anche da Natale Babbo devi fare:
ogni babbo sa bene.
che viziare non conviene.....
se regali a profusione,
regali loro confusione:
come faranno a giocare,
se fra i giochi li fai affogare?
Se regali tutto,
sbagli di brutto,
gli insegni che tutto è dovuto,
che ogni dono chiesto vien ricevuto,
a scapito della moderazione,
e della buona educazione.
Abituati come piccoli pascià,
al primo no, cosa succederà?
Come reggerà la frustrazione,
chi ha ricevuto a profusione?
Quel  -no- mai assaggiato,
come potrà essere accettato?
Non confondere, collega caro,
il limite con l’essere avaro!”
Babbo Natale era a bocca aperta,
a sentir Befana così esperta,
ma le dette ragione,
a proposito dell’educazione,
che ai piccoli va impartita,
quale aiuto per la vita.
Ringraziò con serenità,
pronto a dividere con equità,
il capitale di giochi,
ormai non più pochi.
Evviva! Bastavano veramente!
Poteva dormire tranquillamente...
Ma prima qualche pensiero....
Le rate del prestito erano tante davvero!
E che saggia la Befana...
l’ avrebbe richiamata in settimana...
Era un’amicizia da coltivare:
l’avrebbe fatto migliorare...
ma poi... da cosa nasce cosa....
forse poteva esser la sua sposa....
E qui si addormentò davvero,
perché ad essere sincero,
sentir odore di confetti,
poteva avere deleteri effetti...
se cadeva in quel gorgo sognante,
si ritrovava poi marito all’istante;
.... meglio dormire
che doversene pentire.


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