Neva Biagiotti
Tre storie di Neva Biagiotti dedicate ai bimbi che hanno difficoltà a fare la pipì
La casina della pipì
C’era una volta una bambina che non voleva fare la pipì, né sul vasino, né sul water.
Ma perché doveva buttare via la sua pipì? Era la sua pipì, era come un pezzettino suo... era come il ditino della sua manina!!!
La bambina teneva la pipì nel suo pancino: lì per lì si sentiva bene, si sentiva piena, bella rotondetta come se avesse mangiato la pappa.... ma dopo un po’ la pancina le faceva male ed era troppo gonfia....la bambina doveva stringere forte forte le gambette per trattenerla. Cosa era successo?
La sua pipì era stata molto volentieri con lei un bel po’ di tempo, ma adesso aveva fretta, doveva uscire, doveva andarsene... stava bene con lei, ma la pancina non era più il suo posto, doveva andare a casa sua, nella casina delle pipì e delle cacche. Quella bambina la teneva ancora nella sua pancina, ma lei doveva andare dalle altre sorelline pipì, quelle che avevano fatto la mamma, il babbo, la nonna e forse qualche persona che era venuta a trovarli.
La pipì stava bene con le sue sorelline, si raccontavano tante cose... chi le aveva lasciate andare, come si chiamavano e poi c’erano le cuginette cacchette che facevano loro compagnia e giocavano insieme.
Alla fine la pipì bussò nella pancina della bimba e le disse: “Ehi tu, che aspetti ad andare sul vasino o sul water e a farmi uscire? Non lo sai che io devo andare a casa mia ? Non lo sai che ogni cosa ha il suo posto, e il mio è nella casa delle pipì e delle cacche? Per favore.. deciditi, il tempo stringe... non vorrai farmi cadere per terra? Voglio andare nel posto giusto!!” .
La bambina sentendo quanto era preoccupata la sua pipì, corse subito a farla. Quando si alzò salutò la sua pipì ... poi gentilmente le disse di divertirsi con le altre e di dire a tutte le cacche e le pipì che appena aveva la pancina piena, avrebbe mandato loro altre amiche con cui giocare e stare bene.
Vasini si e vasini no
La mamma di Pierino aveva comprato al suo bambino un vasino tutto azzurro a forma di cagnolino: sembrava proprio un cagnolino con la bocca spalancata. Pierino non capiva perché la mamma era così contenta; ma aveva visto che bocca enorme aveva Vasino Canino? Aveva visto con quali occhi guardava il suo culetto quando stava per sedersi? Pierino era proprio preoccupato perché quegli occhioni guardavano, guardavano come se volessero morderlo e mangiarselo! E aveva visto che espressione avevano quegli occhioni? Pareva dicessero: “Siediti e vedrai cosa ti succede!”.
La mamma era felicissima del suo acquisto, era così carino e invitante quel vasino a forma di cane... non capiva perché il suo bambino non condivideva la stessa soddisfazione. Diceva: “Mi sa che ti scappa la pipì... forse anche la cacca... Siediti sul vasino e sentirai subito cadere qualcosa dentro..”, ma Pierino non ne voleva sapere e si faceva cacca e pipì addosso. Figurarsi! Meglio sporco che col sederino morsicato da uno stupido cane cattivo a forma di vasino.
La mamma regalò quel vasino al cuginetto e Pierino era davvero contento: il cuginetto gli portava sempre via i giochi dalle manine e gli stava proprio bene se il cane affamato gli mangiava il culetto!
La mamma portò Pierino a scegliere un altro vasino, ma Pierino si disperava, piangeva, tirava la mamma per la mano perché lo riportasse a casa e non ne voleva sentir parlare. Mentre piangeva vide tra le lacrime un Vasino Paperella che lo guardava con occhioni dolci, rassicuranti: pareva quasi che lo invitasse a sedersi, a farle compagnia, a stare con lei, a essere il suo bambino speciale,il suo amico del cuore.
Pierino si tranquillizzò e guardò meglio quel Vasino Paperella così accogliente che probabilmente avrebbe trattato molto bene il suo culetto, le sue cacche e le sue pipì: la mamma seguì lo sguardo del bambino e gli spiegò che anche quello era un vasino come il precedente a forma di cagnolino.
Pierino era di poche parole e disse: “Quello!” perché aveva capito che di quel vasino ci si poteva proprio fidare: la Paperella era troppo gentile e carina, non sarebbe mai stata capace di beccargli il sederino! E aveva proprio ragione... Pierino stava molto volentieri con Vasino Paperella: quando era sul vasino cantava, guardava librini, giocava e regalava al vasino gentile le cacche e le pipì più belle del mondo.
La fiducia è una cosa seria
Marilù era una bambina che quando sedeva sul water per fare la pipì o la cacca, aveva paura di cascarci dentro, di cascare giù, giù, giù... fino a chissà dove!.
Un giorno Marilù si sedette molto, ma molto malvolentieri sul water: pensava che il suo sederino era tanto piccolo in confronto all’apertura del water.... si sentiva così poco tranquilla!
Ma Marilù era anche una bambina molto curiosa e voleva vederci chiaro in questo problema, in questa brutta faccenda. Prese la lampadina di papà, si fece coraggio e la puntò nell’interno del water.... chiuse gli occhi per la paura e pigiò il bottoncino per accenderla. Si fece coraggio ancora e aprì gli occhi lentamente, con cautela e guardò: non c’era niente di pauroso dentro, era vuoto e poi...poi... in fondo non era così grande, anzi era proprio piccolo, molto piccolo e forse il suo sederino...
Marilù voltò un poco la testolina per guardare il suo culetto e... “ohhhh!!!”, ma era molto, molto, anzi moltissimo più grosso del buco in fondo al water...come avrebbe fatto quel culetto cicciottello a passare di lì? Non ci sarebbe mai e poi mai riuscito!
Marilù sospirò di sollievo e decise che forse poteva tranquillamente sedersi sul water perchè non c’era nessun pericolo.
Raccontò della sua scoperta alla mamma: la mamma le disse che dopo quel buco in fondo, c’erano dei tubi piccoli in cui i culetti non passavano davvero. Che sollievo!
Ma d’altronde che ne sapeva lei che era nata da pochi anni come funzionava tutto il marchingegno??? Ma perché i grandi non parlavano chiaro prima che una dovesse arrangiarsi per conto suo???
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