martedì 10 gennaio 2012

APRIRSI ALLA VITA  
(Counseling Autobiografico On  Line)
 Carmela Mantegna 


“…. Ho conosciuto l’amore con la A maiuscola, ma.. le cose veramente belle nella vita durano poco…e quando finiscono, ci lasciano senza forze anche se ci arricchiscono sul piano umano, permettendoci di annullarci per continuare ad amare in una maniera nuova e sublime, rendendo serene le persone che sono vicine a noi”
 
 Carissima, io capisco tutta la tua sofferenza.

L’uomo cerca, naturalmente, di sfuggire al dolore, di allontanarsene il prima possibile.
La presa di coscienza della verità fa male. E’ così per tutti. Per questo motivo, piuttosto che attraversare il dolore, abbiamo la tendenza a proteggerci, a difenderci da esso. Ma, prima o poi, esso riaffiora come una ferita rimasta aperta e mai curata.

Da queste poche righe traspare tutto il processo di sublimazione che dà l’impronta alla tua vita.

Sai bene che si tratta di un meccanismo di difesa molto sottile che agisce dentro di noi, facendoci cambiare direzione, capovolgendo tutto, mascherando la verità, ANNULLANDOCI, come scrivi tu, cioè, azzerando i nostri desideri, cambiando i nostri sentimenti per AMARE IN UNA MANIERA NUOVA, come dici tu, cioè senza più nutrire il sentimento di amore che ci appartiene, ma per trasformarlo in qualcosa che può RENDERE SERENE LE PERSONE CHE SONO VICINE A NOI

Devi ammettere a te stessa  che hai semplicemente dirottato un sentimento tuo verso un affetto di cui hanno bisogno le persone che ti circondano. Non è sbagliato amare queste persone, ma non è giusto che tu possa e debba annullarti.

Bisogna imparare ad amare anche  se stessi, a riconoscersi, ad accogliersi, a ricordarsi di se stessi.
 
Io credo che tu abbia il diritto a scrivere la tua autobiografia dell’oggi, cominciando da ciò che sei, valorizzando ciò che sei, cambiando il tuo sguardo verso la vita.  Ho letto da qualche parte che la felicità non è una scala verso la quale dobbiamo dirigerci, ma un modo di viaggiare.
Il viaggio rimane sempre la insostituibile metafora del cambiamento, dello spostarsi dalle nostre immobilità più radicate, dalle nostre abitudini e dai nostri più ancestrali convincimenti.
La vita è movimento interno.


Apriti, apriti, apriti alla vita  !



 
 
Voglio regalarti questi versi meravigliosi di Pablo Neruda.
 

 
CHI MUORE (Ode alla vita)
di Pablo Neruda



Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marca,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle i piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore
davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.

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