sabato 31 dicembre 2011

L’AUTOBIOGRAFIA PER IMMAGINI 

CheTipo di  ADULTO/ADULTA  Sei?
Le 7 Tipologie di personalità secondo il Modello di Prevenire è Possibile



L’ Avaro


I pregi che incontriamo nell’avaro sono il suo senso di responsabilità, l’attenzione e la cura con cui sa occuparsi di cose e persone e la sua straordinaria capacità organizzativa. Egli riesce a non sprecare energie superflue, cercando di ottimizzare le prestazioni. Possiede una memoria elefantiaca e rivisita periodicamente gli ambiti di cui si occupa.
Egli costruisce una personalità intorno alla
paura
, con questi tratti essenziali: il controllo, il calcolo, l’ordine, la conservazione, l’attribuzione di responsabilità ad altri.

I tratti patologici a cui più facilmente può andare incontro sono: l’ambizione di potere, i disturbi d’ansia, i disturbi da evitamento d’ansia, i disturbi ossessivi e compulsivi, i disturbi da tic, i ritualismi, le ipocondrie, le manie.

 

IL RUMINANTE


Possiede una energia straordinaria che, se ben orientata, è indirizzata verso il bene comune. Si struttura sull’emozione della rabbia, che al positivo diventa entusiasmo e motivazione e al negativo depressione e aggressività.
 

I tratti patologici a cui è più soggetto sono il disturbo oppositivo provocatorio, le tendenze aggressive, il disturbo della condotta, il disturbo da eccesso di attivazione iperattiva e da deficit dell’attenzione, il disturbo paranoide di personalità, il disturbo esplosivo intermittente, la piromania, le tendenze suicidogene e i diversi episodi depressivi minori e maggiori.


IL DELIRANTE


Ha come nucleo di base il
distacco. La sua intelligenza non si fonda sul calcolo e sulla razionalità, al contrario cerca soluzioni complesse anche se inutili o controproducenti. Egli è un intelligente e creativo portatore di libertà e di ingegno. Se riesce ad evolvere nel senso della realtà e della concretezza è un apportatore di novità.

Il suo disagio consiste nella superbia, il senso d’insicurezza e la solitudine.
Lo sviluppo in direzione patologica possono condurlo verso il disturbo narcisistico, l’iperproduttività ideativa, l’incapacità di pianificazione del futuro, le difficoltà di adattamento, la dispersione in interessi non coerenti, i disturbi schizofrenici, l’anoressia nervosa.


L’EFFERVESCENTE


L’emozione di base è il
piacere nella fusionalità. Egli sa slanciarsi ed accendersi nelle sensazioni della vita. Quello evoluto sa generosamente regalare emozioni e sentimenti. E’ un animatore, poeta, musicista, coglie il fascino di ogni persona. Il suo disagio nasce quando non riesce ad ancorare le proprie sensazioni e cade nella malinconia e nell’angoscia.
Gli stati patologici possono essere l’isteria, i disturbi sessuali e l’identità di genere, il disturbo istrionico di personalità, i disturbi di sonnambulismo, i disturbi da enuresi. 

L’APATICO


L’emozione di base è la quiete. Il suo disagio consiste nella mancanza di motivazione, volontà e desideri, dà l’impressione di essere assente, annebbiato, stordito. La sua dote è essere portatore di pace, essere capace di fare calma, di non lasciarsi coinvolgere dalle emozioni e dai conflitti, capace di spengere le tensioni.
I suoi disturbi patologici si esprimono nell’abulia, in molti disturbi cosiddetti fittizi, nella amnesia dissociativa, nel disturbo di spersonalizzazione, nella ipersonnia primaria.
 
 L’INVISIBILE   
   
  
L’emozione di base è la vergogna come una emozione che va dall’imbarazzo, al pudore, all’inibizione. E’ un soggetto sensibile che manifesta una diretta inclusione di se stesso nelle emozioni che sprigionano dai rapporti. La sua risorsa è la capacità di sopportare il dolore la sofferenza e di sollevare gli altri. I copioni negativi sono la gelosia e l’invidia, la falsità, le strategie di aggressività dissimulate.
Le patologie sono l’alcolismo, il disturbo di attaccamento di tipo inibito, i disturbi di tipo autistico, il disturbo evitante di personalità, le fobie specifiche le ipocondrie, i disturbi di balbuzie e gli incubi.

 


 L’ADESIVO



L’emozione di base è l’attaccamento inteso come bisogno, necessità di una presenza al suo fianco. La mancanza della madre, l’assenza di un adulto che la sostituisca, la perdita del padre o la deprivazione affettiva conducono verso il copione affettivo. Può essere davvero appagato l’adesivo che riceve molto più di quello che chiede. Le sue risorse consistono nella sua grande capacità di coltivare le relazioni. Sa consolare, ha un grande senso dell’amicizia, è fedele
 affettuoso, sensibile, affezionato e premuroso. Il suo copione di base è incentrato sul desiderio di sperimentare la situazione di attaccamento, di cui è continuamente in attesa come una promessa non mantenuta.
Le patologie sono la bulimia, la disposizione alla dipendenza. 
 

 
     Scuola di Counseling Relazionale
Prevenire è Possibile
http://www.prepos.it/ 

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