lunedì 13 maggio 2013

Antonella Proietti
proietti.antonella@virgilio.it
Counselor Relazionale
Scuola di Counseling Relazionale
Prevenire è Possibile  
http://www.prepos.it/ 


STORIE  DI  VITA
Solidarietà Materna


Dodici maggio, festa della mamma, compleanno di Jolanda la mamma di mio marito.

Jolanda non è più tra noi e, purtroppo, non ho avuto la fortuna di conoscerla.
Per giunta è domenica, quindi è il nostro turno per sostituire la badante di  zia Dionisia, lei non  ha avuto figli nella sua vita.

Dionne, diminutivo con cui l'hanno sempre chiamata i suoi familiari, ha novantaquattro anni.
Se non fosse per la brutta caduta dello scorso anno, che non le permette più di camminare, si potrebbe tranquillamente asserire che gode di ottima salute.

Roberto ed io siamo gli unici parenti in grado di assisterla e la domenica ci alziamo di buon ora per essere a Roma alle nove in punto e permettere a Valentina di uscire.

Valentina viene dal sud della Romania, è bionda, ha gli occhi azzurri e un bellissimo sorriso, ma raramente sorride.

Si potrebbe descrivere come una donna di sana e robusta costituzione, il suo fisico esprime concretezza e razionalità ed è realmente così nella vita. Una donna affidabile. È una mia coetanea, madre e nonna come me.

Oggi mi ha offerto la sua camera per riposare un po' di pomeriggio, con quel suo modo ossequioso di chiamarmi "signora", si è rivolta a me dicendo:  "Prego signora Antonella, vai in camera mia pomeriggio".

Così sono entrata nella sua stanza, e giacendo sul suo letto, pian piano sono scivolata nei suoi panni, nel suo essere ospite in questa casa, come io lo ero in quella stanza.

In ogni parete è appesa un'immagine raffigurante la maternità. Dietro al letto, una Madonna con il bambino, un quadretto stereotipato, simile a quello di mia nonna, molto vintage.

Sulla parete vicina alla porta, il dipinto di una giovane Madonna con in braccio il bambino Gesù. Mi  rammenta una giovane contadina con il bimbo in grembo, una Madonna popolana, bellissimo quadro. Gli sguardi della madre e del figlio esprimono sorpresa, come fossero stati rubati dal pittore. Ho saputo da Zia Dionne che l'autore è un amico di famiglia fiumano, si chiama Siswald .

Ai lati del letto sopra ai due comodini ci sono le foto della figlia e della nipotina di Valentina, un'altra bellissima icona di maternità.

Accanto al televisore, invece, c'è la foto di sua figlia ed il marito nel giorno del matrimonio, una promessa di maternità!
Mentre, nell'angolo della panca, c'è un grande orologio con enormi numeri di colore nero, il  suo ticchettio scandisce lo scorrere della vita: tic tac, tic tac, inarrestabile procedere.

Questa, non più giovane donna, è da dieci anni in Italia ed ha trascorso i suoi anni migliori  lontano dalla sua Patria, chiusa in case sconosciute ad occuparsi di estranei.

Cosa ha sentito nel suo cuore in questo giorno speciale?

In un attimo il mio pensiero è andato a quel tempo, quei giorni, quei mesi, quegli anni trascorsi in Italia, senza che abbia mai potuto vedere i suoi cari. Senza poter prendere in braccio sua nipote e riempirla di baci come faccio io, ogni volta che incontro Bianca.

Mi sono sentita in colpa per quei pensieri sciocchi, che mi portano a credere che  cento chilometri di distanza siano molti, e  non c'è settimana che io non possa raggiungere la  mia nipotina. Un 'ora di guida e sono a casa di mia figlia.

Non poter immergersi nel loro progresso di crescita,  raccontare  fiabe, giocare, ritrovare la fantasia perduta dell'infanzia, ridere per niente, abbracciarsi, coccolarsi, sentire quelle piccole manine che trasmettono un affetto profondo, guardare i loro occhi scintillanti di ingenuità.
Perché essere nonne é la prosecuzione dell'essere madre.

Per fortuna oggi con Skype è possibile parlare e vedersi tramite web-cam, così Vale ogni sera chiama sua figlia e la sua piccola nipotina e può guardarle nello schermo, forse negli occhi!

E sul viso di Valentina per qualche istante riaffiora un bellissimo sorriso.


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