sabato 31 dicembre 2011

  
PREVENIRE E' POSSIBILE 

 
   
L'insegnamento
 Vincenzo Masini 


Insegnare significa far prendere coscienza di contenuti, far ragionare e far riflettere. La comunicazione di insegnamento è la più diversificata, poiché contempla sia forme di comunicazione euristica che inducono alla formazione di processi mentali di scoperta, sia l'ostensione di modelli e di rappresentazioni di cui l'educando si appropria collocandoli nella sua memoria ed organizzandoli in strutture di conoscenza.
Apprendere ad apprendere è un processo descritto come acquisizione di forme mentali che consentono di elaborare le informazioni: vi sono forme sempre più complesse di apprendimento di segnali, di concatenazioni, di discriminazioni e di concetti. Si apprende per ricezioni, in modo meccanico o significativo, per scoperta attraverso attività progressivamente concatenate di comprendere, ricordare, ragionare, risolvere problemi correlando le nuove informazioni con altre già in memoria e riorganizzando le strutture di conoscenza precedenti.
 
Il processo di insegnamento che qui si vuol richiamare fa leva sul perno del distanziamento tra il sé e le cose e non richiede di penetrare all'interno dei modelli della didattica. L'insegnamento nell'Artigianato Educativo è un modello di comunicazione finalizzato a porre l'educando alla giusta distanza dal sé, dalle relazioni, dal mondo, a liberarsi così dai pregiudizi e mettere in discussione le precedenti impressioni, convinzioni o condizionamenti. Questo modello educativo di insegnamento deve essere individuato in forma pura, non va confuso con il coinvolgimento emotivo, con l'incoraggiamento o con il rimprovero, pur presentandosi nella realtà spesso miscelato a questi altri modelli di comunicazione educativa.
 
Il soggetto più portato a questo tipo di comunicazione è il creativo portatore di libertà e di autostima ed i destinatari che hanno maggior bisogno dell'insegnamento educativo sono coloro che non riescono ad apprendere per disturbi dell'affettività e della stima di sé. L'insegnamento consente di proporre al soggetto "adesivo" una più attenta analisi della realtà e depotenzia la vergogna aumentando l'autostima attraverso una più serena e pacifica accettazione delle cose.
 
Lo spostamento dell'attaccamento verso il senso di realtà può avvenire attivando l'attenzione dell'adesivo verso eventi, persone, oggetti a cui egli non aveva precedentemente fatto caso. L'insegnante che ha in classe un adesivo, sempre con la mano alzata a subissare di richieste di attenzione, potrà spostare l'affanno dell'adesivo mostrando la sua attenzione verso di lui e rendendolo oggetto di attenzione da parte dell'ambiente.
Se appena entrato in classe dichiarerà ad alta voce indirizzandosi all'adesivo: "Che bel maglione hai oggi !", il suo intervento anticiperà le sue richieste di attenzione e lo porterà ad estendere il suo sguardo sul contesto per gustare socialmente l'attenzione ricevuta. In tal caso si sarà effettuato un efficace spostamento dall'affanno verso i suoi compagni, complessivamente osservati e non ricercati individualmente al fine di aderire all'uno o all'altro con un rapporto interpersonale. Vale la pena di considerare più a fondo la frase dell'insegnante: essa contiene attenzione alla persona che anticipa le richieste dell'adesivo, ma contiene altresì la caratteristica fondante dell'insegnamento e cioè l'apertura verso orizzonti più ampi. In questo caso sposta l'attenzione dal sé al contesto della classe. A quel punto in lui si determina un'apertura: sentendosi osservato, osserva gli altri e placa il suo copione di insoddisfazione.
L'insegnamento ha lo scopo di aiutare ognuno, bambino od adulto, a gestire meglio le proprie energie: bisogno di attenzione, voyeurismo, ansia, apatia sono elementi che individuano atteggiamenti specifici che, tramite l'insegnamento, possono ritrovare il giusto equilibrio.
Il bimbo adesivo ha bisogno di essere avvolto dall'attenzione e lo spostamento dell'emozione può avvenire in lui se viene distratto dall'attenzione al sé all'attenzione sull'ambiente. Il suo attaccamento alle cose potrà essere utilizzato per produrre l'interesse a ricercare dove sono finiti i suoi giochi e controllare che ci siano tutti. In questo caso, l'insegnamento è rivolto a tenere insieme i giocattoli ed imparare modalità per conservarli in ordine.
Il controllo e la concretezza della realtà insegnano a rispettarne la natura, la forma ed ad agire con cura e delicatezza. L'adesivo, infatti, può mettere una tale quantità di energia per compiacere l'oggetto della sua attenzione, da rischiare di far del male, distruggendolo involontariamente. L'insegnamento serve a distanziarlo ed a correggere i suoi comportamenti, facendolo riflettere.
Un altro risvolto dell'adesivo adulto, connesso ad una sua modalità di attaccamento non equilibrato, è quello del voyeurismo. Molti adesivi adulti, che non possiedono una vita sessuale soddisfacente, ottengono la sublimazione della sessualità nell'aderire con lo sguardo alla vita sessuale altrui.

Al voyeurismo possono accompagnarsi perversioni della vita sessuale ben più gravi, se tale patologia viene repressa con violenza e con derisione. L'intervento di spostamento che si può attuare di fronte ad un voyeur, è quello di richiamare la sua attenzione alle scene complessive in cui egli ha esplicato la sua attività di guardone. La scena dell'ambiente serve a far dilatare il suo campo visivo ed a fargli assumere un controllo della sua realtà mediante la concretezza della realtà ambientale. Diverso effetto provoca l'insegnamento nel soggetto con scarsa autostima. Il bimbo ha provato a fare un salto, ha inciampato ed è caduto, si sente imbarazzato per il suo impaccio. La consolazione è: "Ma guarda che non se ne è accorto nessun !! Puoi anche riprovare nessuno ti criticherà o deriderà!".
Se l'ambiente non si attiva in risposta al suo impaccio egli può anestetizzare la sua vergogna e percepire un senso di indifferenza per lui vitale. L'invisibile, infatti, può sopportare il dolore nel suo movimento verso l'apatia che corrisponde allo spegnimento della sofferenza. Tutto questo processo equivale alla dinamica dell'insegnamento: apprendere dall'ambiente la sua autentica natura, imparare a valutare i dati e finalmente interpretarlo in modo più freddo e distaccato.
 
Per far avvenire lo spostamento senza rinforzare con ulteriori squalifiche, è necessario spegnere dentro di sé ogni forma di compassione nei suoi confronti e trasmettergli la possibilità di ricavare dall'ambiente l'atarassia indispensabile. È il caso dell'ammalato o del ferito che presenta piaghe vistose da cui è necessario non farsi impressionare ed, anzi, trattarle con distacco. "La gente qui intorno ha visto di peggio nella vita!". Questo serve a favorire l'oggettivazione, l'analisi chiara di una ferita o di una malattia vista con neutralità scientifica.
L'insegnamento è un modello comunicativo generalizzato a tutti attraverso lo specifico della didattica. Lo scopo dell'istruzione è quello di far interiorizzare contenuti e processi mentali di apprendimento e di porgerli nel modo più idoneo ai diversi tipi di persone. Il modello educativo di insegnamento, ovvero la capacità di distanziarsi dalle cose, è una comunicazione che richiede duttilità coinvolgente con le persone ansiose e innesco di incoraggiamento motivazionale con gli apatici.

Gli ansiosi hanno necessità di controllare e di ordinare le informazioni che debbono essere proposte come un catalogo da memorizzare, senza dover modificare gli schemi mentali già formati. In genere, si appiattiscono sulle informazioni che possiedono e, oltre ad ampliare la base della loro memoria, fanno uno sforzo di selezione delle informazioni funzionale a tenere deste quelle che comprendono come importanti al fine di una buona riuscita in un esame e in un concorso. Il loro ordine interno li rende spesso vincenti all'interno di questi contesti formali, ma non li porterà ad essere mai pienamente padroni delle informazioni che hanno appiccicato in memoria.

Gli apatici hanno bisogno di motivazione ad apprendere ed una comunicazione che li inviti a distanziarsi dalle cose è per loro sinonimo di pacifica indifferenza. L'indispensabile modulazione incoraggiante dell'insegnamento può essere espressa per passi e gradi successivi, facilitandoli nella loro propensione ad un metodo cadenzato.  

 

Nessun commento:

Posta un commento