Carmela Mantegna
Laboratorio di scrittura autobiografica
Per me la vita è una festa
In questa foto ci sono tutti, o quasi.
C’è mia madre, sempre dedicata ai figli, ma non ancora libera dal passato non c’è mio padre, assente da tempo nella nostra vita, un’assenza non fisica, ma morale.
C’è mio fratello, durante il periodo della sua malattia, persona effervescente e generosa ma anche vulnerabile e infantile.
C’è il compagno di mia madre che ha trovato nella mia famiglia un affetto che gli è mancato.
E ci sono io con le mie figlie, per me un dono di Dio e la testimonianza che il passato, anche se difficile, non deve necessariamente condizionare il futuro.
C’è mia madre, sempre dedicata ai figli, ma non ancora libera dal passato non c’è mio padre, assente da tempo nella nostra vita, un’assenza non fisica, ma morale.
C’è mio fratello, durante il periodo della sua malattia, persona effervescente e generosa ma anche vulnerabile e infantile.
C’è il compagno di mia madre che ha trovato nella mia famiglia un affetto che gli è mancato.
E ci sono io con le mie figlie, per me un dono di Dio e la testimonianza che il passato, anche se difficile, non deve necessariamente condizionare il futuro.
Anche mia moglie è presente: scatta la foto.
Spesso le mogli e le madri hanno questa caratteristica: lavorano dietro le quinte.
E’ con lei che stiamo scrivendo altre pagine della nostra vita.
Infine, c’è una torta: perché per me la vita è una festa.
Spesso le mogli e le madri hanno questa caratteristica: lavorano dietro le quinte.
E’ con lei che stiamo scrivendo altre pagine della nostra vita.
Infine, c’è una torta: perché per me la vita è una festa.
Se non ricordiamo
non possiamo comprendere
(Edward Morgan Forster)
Dall’Album di Famiglia alla scrittura di sé
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